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Cornucopia
Motivo decorativo di origine classica che simboleggia l'abbondanza e la fertilità. Si configura come un corno tendenzialmente spiraliforme ricolmo di frutta, fiori e foglie. In ebanisteria, la "gamba a cornucopia" è un particolare sostegno tipico di alcuni divani e letti "alla greca" appartenenti agli stili Direttorio e Regency.

Credenza
Nel Medioevo era un basso tavolino che veniva posto accanto alle mense più ricche per reggere i piatti con le vivande destinate a essere assaggiate, prima di essere servite, dal "credenziere", al fine di scongiurare il pericolo di un eventuale avvelenamento per i signori. Il termine, nelle epoche successive, passò a indicare il mobile che conservava i servizi da tavola o, temporaneamente, i cibi. Nei modelli più antichi aveva struttura semplice, bassa e larga, con sportelli ed eventuali cassetti al di sotto del piano di appoggio; in seguito complicò le sue forme, fino ad avere due corpi sovrapposti, di cui quello superiore arretrato. La credenza fu largamente utilizzata dal Rinascimento fino a tutto l'Ottocento, soprattutto nelle sale da pranzo delle famiglie borghesi, dove spesso appariva in coppia con la denominazione di buffet e contro-buffet. E' un mobile tipicamente italiano - forse sviluppatosi dal medievale cassone - che esercitò tuttavia importante influenza nell'arredamento francese e inglese.

Divano
Derivato dal persiano diwan, a partire dal XVII secolo il termine indica un sedile per più persone, in seguito dotato di schienale e braccioli imbottiti. La sua origine va ricercata nella cassapanca rinascimentale, già dotata di schienale e braccioli, comune nelle ricche dimore europee del Seicento.

Doratura
Applicazione dell'oro in lamina o in polvere su supporti diversi. Due le tecniche principali di doratura: a bolo e a missione.

Dormeuse
Sorta di poltrona a sdraio con schienale rialzato o di divano con spalliere imbottite di differente altezza sui lati brevi. Chiamata anche mèridienne, vene usata soprattutto nel Settecento, anche in Italia, come letto da giorno.

Ebanista
Il termine designa l'artigiano specializzato nella lavorazione dell'ebano, ma viene comunemente adottato in riferimento a qualsiasi lavoratore di legni pregiati, esperto nel rifinire e decorare i mobili con impiallacciature, intarsi e intagli. In questa accezione deriva da èbèniste, termine usato in Francia dal XVII secolo per distinguere l'artigiano artista dal semplice falegname.

Etagère
Scaffale con ripiani “a giorno”.

Fiamma
Ornamento scolpito a forma di foglia stilizzata, intagliato nel legno, usato per decorare i braccioli o i montanti dei seggioloni del Cinquecento.

Forziere
Tipo di cassa con struttura robusta, munita di un sistema di chiusura particolarmente sicuro. Venne costruito in legno e metallo, spesso con rinforzi angolari e decorazioni intarsiate o in ferro battuto. All'interno può presentare una suddivisione in scomparti o cassettini e all'esterno due maniglie che ne facilitano il trasporto. Era utilizzato per la custodia di denaro, oggetti preziosi e documenti importanti.

Fratina, fratino
In ebanisteria il vocabolo indica un tavolo rinascimentale, (tipico dei refettori dei conventi) dalla forma stretta e allungata, con sostegni congiunti da una traversa oppure da due assi sagomate.

Guéridon
Tavolino con piano di piccole dimensioni, circolare o sagomato, ed un unico sostegno che può essere intagliato in varie forme, destinato inizialmente a sorreggere lampade. In Francia, in epoca Luigi XIV (metà Seicento), spesso assume la forma di un giovane moro, scolpito in legno laccato o dorato, che regge un vassoio. In epoca Luigi XV assume la struttura propria del tavolino.

Icona
Dipinti “a immagine di Dio” realizzati con tempera a base d’uovo su tavole di legno e a volte protetti dalla riza, una “camicia” in argento sbalzato e cesellato.

Imbarcatura
deformazione di una tavola causata dal diverso ritiro delle fibre oppure dovuto ad un carico eccessivo nella parte centrale, che assume così una forma arcuata.

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